Elicriso nano in Italia: miniera d’oro a cielo aperto coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale di elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

Pianta officinale autoctona per una coltura ad alto reddito coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

Introduzione alla specie coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

Elicriso nano Mediterraneo, (conosciuto soprattutto in Sardegna come Erba de Santa Maria / Allu’ e fogu / Frore de Santu Juanne / Bruschiadina(u) / Buredda / Uscradina(u) / Iscova de S.Maria), il cui nome deriva dal greco helios (sole) e chrysòs (oro) per il colore giallo lucente dei capolini, è una specie endemica di alcune isole del Mediterraneo: Corsica, Baleari e Sardegna.
Vegeta dal livello del mare sino a 1500 metri di altitudine. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

Le proprietà medicinali di questa pianta officinale sono molteplici, se ne ricava un olio essenziale utilizzato per la sua efficacia antinfiammatoria, analgesica, decongestionante, e nella cura di allergie cutanee, dermatiti, eczemi, macchie, psoriasi e dermatiti. Si impiega in uso esterno per cosmetici come creme idratanti, bagni lenitivi e saponi. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito
In cucina le foglie hanno un aroma simile a quello del curry e si utilizzano per insaporire risotti, ripieni, piatti di carne e di pesce. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito
I fiori possono essere utilizzati per la preparazione di infusi e, una volta essiccati, è possibile ricavarne una polvere. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito
Per altri utilizzi vi rimandiamo al sito della D.ssa Marina Multineddu (laureata in Scienze Biologiche all’Università di Cagliari e diplomata in Erboristeria all’Università di Urbino) coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

Anche uno studio dell’Università di Cagliari ha isolato da una sottospecie di elicriso (Helichrysum Microphyllum)un principio attivo chiamato Arzanolo (da Arzana, località in cui vegeta questa sottospecie), con proprietà antivirali e antibatteriche. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

Descrizione e Habitat
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Pianta perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae (Compositae), al genere Helichrysum ed alla specie Italicum, l’elicriso, chiamato anche semprevivo o perpetuino d’Italia, è una pianta perenne caratterizzata da un portamento compatto, alta fino a 50 cm, con fusti legnosi, tortuosi, tendenzialmente eretti e pelosi; le radici sono fusiformi.
Le foglie sono molto fini, ad andamento lineare, pelose, lunghe fino a 5 cm e di colore verde tendente all’argento. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito
I fiori sono riuniti in piccole infiorescenze dette capolini, che presentano un involucro costituito esternamente da petali di un color giallo scuro ed un ricettacolo di forma conica, che costituisce la parte centrale dell’infiorescenza in cui si trovano i singoli fiori tubulari di colore giallo chiaro. I capolini sono localizzati all’apice dei fusti e si dispongono ad ombrello, formando un cespuglio alto intorno 50-60 cm.
La fioritura si verifica a partire dalla fine della primavera fino ad inizio autunno, l’impollinazione è entomofila, operata dalle api e da altri insetti pronubi. I frutti sono degli acheni globosi provvisti di pappo. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito
La pianta è caratterizzata da un aroma molto intenso, conferito dalla peluria che la ricopre interamente; i capolini sono la parte di pianta prevalentemente utilizzata.
Della specie Helicrysum italicum esistono sei sottospecie coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

  • Helichrysum italicum subsp. italicum (Roth) G.Don
  • Helichrysum italicum subsp. microphyllum (Willd.) Nyman
  • Helichrysum italicum subsp. picardii Franco
  • Helichrysum italicum subsp. pseudolitoreum (Fiori) Bacch. & al.
  • Helichrysum italicum subsp. serotinum (Boiss.) P.Fourn.
  • Helichrysum italicum subsp. siculum (Jord. & Fourr.) Galbany & al.

La sottospecie Italicum/Italicum è presente in tutta Italia e si distingue per il maggiore sviluppo. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito
La sottospecie Italicum/Microphyllum si ritrova soprattutto sui litorali e nelle aree interne di Sardegna e
Corsica dove sono presenti anche altre specie endemiche di elicriso. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

Coltivazione coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

Clima coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

L’elicriso è una pianta termofila, per cui preferisce i climi temperati-caldi del bacino del Mediterraneo, è comunque in grado di adattarsi anche ad altri ambienti, purchè siano ben riparati dal freddo.
Tollera condizioni estreme di siccità e insolazione. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito
Tempo balsamico: Maggio – Settembre

Terreno coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

L’elicriso predilige i terreni aridi, sabbiosi, sassosi, tendenzialmente calcarei, piuttosto poveri e ben drenati. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito
Rifugge quelli compatti perché risulta sensibile ai ristagni idrici. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito
Le coltivazioni in alta collina,
 su terreni poveri e siccitosi, ne potenziano le proprietà. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito
Richiede una buona esposizione al sole, specialmente per la produzione e valorizzazione dell’olio essenziale. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

Impianto coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

Allo stato naturale l’elicriso è una specie perenne ma, in coltivazione, diventa una coltura “sarchiata” la cui massima performance produttiva viene generalmente raggiunta al 3°- 4° anno e la durata economica si aggira sui 6 – 7 anni. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito
Si moltiplica per seme e per via vegetativa con trapianto di piantine ottenute sia da seme, che da divisione dei cespi o da talea radicata.
Quest’ultimo metodo, anche se più costoso, è da preferire perché la semina diretta può dare un’emergenza difforme, scalarità di germinazione e di sviluppo ( le piantine possono germinare in tempi diversi), che poi condizionano negativamente anche le fasi colturali successive. Inoltre, le prime fasi di accrescimento sono lente e quindi vi è anche una ridotta competizione verso le infestanti, che ne rende oneroso il controllo. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

La messa a dimora, soprattutto se la coltivazione viene fatta in ambienti del nord Italia, si effettua appena non vi sia più pericolo di gelate o ritorni di freddo. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito
Negli ambienti mediterranei con inverno mite come la Sardegna, si possono effettuare trapianti anche in periodi molto precoci, per avvantaggiare la coltura rispetto al momento in cui si entra nella stagione siccitosa.

Sesti d’impianto coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

Le distanze d’impianto variano in funzione della destinazione del prodotto, dalla disponibilità idrica e dalle modalità e intensità di sfruttamento che si intendono perseguire. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

I tipi di coltivazione sono principalmente due:

1. impianto fitto (45-50 x 15-20 cm) = 12-18 p./mq. per produzione d’olio essenziale;

2. impianto rado (70 x 25-30 cm) = 3-5 p./mq. per produzione di droga secca (rametti fioriti) e/o di fiori secchi.

Con l’impianto fitto lo sviluppo delle piante risulta più contenuto, compatto e regolare, con piante più fogliose e meno legnose ed è più facile controllare le malerbe.

Con l’impianto rado, un maggiore spazio fra le piante permette di avere un prodotto con maggior resa e presenza di capolini più grandi, ed è consigliato per produrre droga secca o abbinarla a quella di fiori secchi per ornamento.

Concimazione

Come pianta rustica e poco esigente, non sono necessari elevati apporti di nutrienti. P2O5 e K2O vanno distribuiti in dose di 80-100 kg/ha per ciascuno, prima dell’impianto, con le lavorazioni di preparazione del terreno e successivamente, ogni 2-3 anni.

Per l’azoto, dato che si praticano tagli ripetuti, sarà opportuno eseguire più somministrazioni frazionate (dose 30-50 kg/ha): coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

  • 1° anno: distribuzione alla semina/trapianto e dopo 40-50 giorni
  • anni successivi, alla ripresa vegetativa e dopo i tagli.

Durante la coltivazione saranno effettuate delle sarchiature, con le quali si interra il concime, si arieggia il terreno e si controlla lo sviluppo delle infestanti.
L’elicriso è una pianta rustica, per cui non è soggetta ad attacchi di parassiti. coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

Irrigazione

L’elicriso vive bene in ambienti naturali aridi, ma in un ambiente “artificiale” quale quello agronomico, in impianto più o meno denso dove l’obiettivo è quello di raggiungere buone rese, l’acqua diviene elemento importante per elevarne la produttività.
E’ da evitare il ristagno idrico che forse rappresenta il fattore più critico nella conduzione di questa coltura.
L’irrigazione si rende necessaria solo nelle prime fasi del ciclo colturale (semina, trapianto, prime fasi di sviluppo), eventualmente per favorire l’assorbimento del concime e in termini di “soccorso”.

Raccolta

La droga dell’elicriso è costituita dai capolini, raccolti a fioritura, ma se l’obiettivo è di produrre olio essenziale, si raccoglie tutta la parte aerea mediante sfalcio.
Per avere un prodotto più selezionato, si effettua un taglio più alto raccogliendo solo le sommità fiorite.
Nel secondo caso, potrebbe essere opportuno eseguire un 2° passaggio, per pareggiare le piante e contenerne lo sviluppo legnoso, favorendo l’emissione di nuovi getti.
Per la raccolta è preferibile intervenire con una falciacaricatrice, in modo che la biomassa sfalciata non vada a contatto col suolo. Di seguito il raccolto deve essere avviato rapidamente all’essiccazione o alla distillazione, in quanto tende a fermentare.

Nel caso che l’elicriso venga coltivato per ottenere fiori secchi da ornamento, la raccolta è manuale e le infiorescenze da essiccare vanno raccolte in mazzetti da appendere in ambiente riparato dalla luce, asciutto e con una buona circolazione d’aria per circa 3 settimane.

Redditività

In piena produzione si possono ottenere fino a 8-12 t/ha di biomassa verde pari a 2,5-4 t/ha di prodotto secco.

II contenuto di olio essenziale è pari allo 0,2-0,4%, con possibilità di ottenere da 5-6 fino a 14-15 kg/ha di olio essenziale.
La resa in soli fiori secchi è di 1,4-7 t/ha.

Per confrontare i ricavi da olio essenziale, possiamo fare riferimento alla tabella sottoriportata:

 

 

Per la produzione secca riportiamo :

  • Elicriso (produzione secca) 22 q.li/ha – prezzo di vendita 6,96€/Kg – (15.000 €/ha)
  • Lavanda (sommità fiorite) da 40 a 80 q.li/ha – prezzo di vendita 3,64€/kg
    Fonte: ISMEA

Insistiamo a coltivare ancora grano duro o tenero, mais o riso?

Il mercato

All’interno dell’Unione Europea il paese che ha una legislazione più precisa e che da lungo tempo coltiva in maniera intensiva le piante officinali è la Francia, che è il paese che fa da punto di riferimento anche per i prezzi di mercato. Questo è un bene, visto che non dobbiamo soffrire i competitors asiatici.
Il mercato delle piante officinali è estremamente variegato in relazione ai diversi impieghi che le piante officinali hanno nel settore industriale.
Gli impieghi principali sono:

  • Alimentare (tisane, aromi da cucina e per alimenti)
  • Integratori alimentari o fitoterapici
  • Farmaceutico
  • Cosmetica
  • Chimica Verde (colori, insetticidi, etc.).
  • Alimentazione animale (campo ancora di poco conto, ma in forte espansione)

Il trend generale del consumo delle erbe è in crescita da anni e si può ragionevolmente ritenere che crescerà ancora visto l’aumento del consumo di prodotti naturali o con ingredienti naturali.

La competizione con le produzioni estere è – e sarà – sempre forte, ma mentre prima la coltivazione italiana competeva con la raccolta spontanea fatta nelle aree più arretrate specialmente dei Balcani, Medio Oriente e Nord Africa, oggi la raccolta spontanea è nettamente in declino per via del miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni che l’hanno praticata per secoli.
Le esigenze di sicurezza alimentare, inoltre, l’educazione crescente del consumatore su questi prodotti fanno crescere la domanda di qualità del mercato e favoriscono le produzioni europee e nazionali.
Il biologico diventa costantemente un tema annesso alle piante officinali e ai prodotti collegati al benessere e alla salute.
Sicuramente la produzione di semilavorati di erbe essiccate biologiche per il mercato degli infusi e dei fitoterapici è un’opportunità interessante per un coltivatore che volesse investire in questo settore.

Considerazioni finali coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

La coltivazione delle officinali richiede minime modificazioni dell’assetto aziendale, poiché possono trovare collocazione all’interno degli ordinamenti produttivi presenti nella maggior parte delle aziende agricole el’elicriso è un’ottima coltura di affiancamento che consente di diversificare e innovare.

Un’azienda “multireddito” efficiente deve puntare sulla diversificazione delle colture, alternando le colture abituali con altre (spesso meno impegnative e più redditizie) come ad esempio il bambù gigante, zenzero, lavanda, zafferano etc…

Anche per un giovane che si avvicina all’agricoltura, questo tipo di coltivazioni consente un inserimento relativamente facile, con ritorni economici più che soddisfacenti, anche se si dispone di piccoli appezzamenti di terreno.

Ripartizione simmetrica del valore aggiunto coltivare elicriso microphyllum microphyllum olio essenziale elicriso coltivazione intensiva elicriso pianta officinale coltivare elicriso reddito

  • L’aspetto distributivo è importante perché con poca materia prima si raggiungono facilmente grandi numeri di pezzi; basti pensare che da un ettaro si ottengono fino a 2.200 kg di prodotto secco in taglio tisana e che una scatola di bustine filtro contiene circa 20 g. di erbe.
  • Ne consegue cha da una fase all’altra della trasformazione si generano imponenti margini di valore aggiunto.
  • Un altro esempio è quello dell’origano: i grossisti l’acquistano dai produttori a 2/3 euro/kg di prodotto secco (infiorescenze e foglie sfioccate); nei successivi passaggi commerciali il prezzo aumenta a 8/10 euro/kg (prezzo pagato dagli erboristi), fino a più di 20 euro/kg (prezzo per l’acquisto del prodotto in sacchetti da 50 g, sui banconi dei supermercati). Questo enorme valore aggiunto non rimane quasi mai nelle mani del produttore, ma viene incassato dalle figure intermedie della filiera.
    Sarebbe perciò necessario includere nel processo produttivo anche le fasi di prima trasformazione e confezionamento e realizzare una filiera “dal campo al consumatore”.
  • La coltivazione delle erbe officinali attualmente viene svolta all’estero e l’Italia importa al giorno d’oggi la grande maggioranza delle piante officinali presenti sul mercato italiano, specialmente da paesi dell’Est Europeo, dall’Estremo Oriente e dall’America Latina.
  • Purtroppo troppo spesso in questi paesi, dove i controlli sono meno severi che da noi, più che di coltivazione di erbe officinali occorre parlare di prelievo in natura in quanto vengono raccolte le piante officinali che crescono allo stato naturale con grave danno per le specie selvatiche.
  • In Francia da lungo tempo si è privilegiata la coltivazione delle erbe officinali rispetto al loro prelievo in natura.
  • In Italia invece la coltivazione di erbe officinali è sempre stata relegata in aree marginali perché le zone pianeggianti del nostro paese sono state destinate a coltivazioni tradizionali.
    Per questo motivo qui da noi la coltivazione di erbe officinali si trova spesso in zone di collina o montagna con estensioni limitate e su terreni che difficilmente potrebbero essere sfruttati in altro modo.
  • Le piante officinali possono avere uso alimentare, cosmetico e terapeutico.
  • La vendita come specialità alimentare dà possibilità all’agricoltore di vendere il suo prodotto ad aziende, ristoranti e mercati.
  • Tuttavia molti produttori si sono organizzati per vendere la loro produzione derivata dalla coltivazione delle erbe officinali direttamente ai consumatori sotto forma di tisane o di prodotto seccato.
  • Anche il mercato cosmetico del naturale offre interessanti opportunità per chi ha deciso di inserire la coltivazione di erbe officinali come coltivazione da reddito.
  • Senza dimenticare l’ambito terapeutico dove vengono richieste non solo le piante officinali seccate, ma anche le loro trasformazioni in oli essenziali e in polveri.

Fonti bibliografiche: Voltolina G. 2001–Elicriso (Helichrysum italicum
(Roth) Don.Piante officinali 1-schede di divulgazione Veneto Agricoltura