Coltura in sicura espansione


Lo zenzero ( Zingiber officinalis) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae.
Conosciuto nel mondo anglosassone col nome di “ginger”, è originario dell’Asia meridionale e viene coltivato per la sua radice nelle zone tropicali e subtropicali di tutto il mondo.

Terreno

Lo zenzero è una specie che predilige terreni ben drenati, soffici e fertilizzati con sostanza organica ben matura, mentre non sopporta i ristagni idrici.
Inoltre non gradisce suoli troppo compatti che renderebbero difficile la crescita del rizoma e non sopporta i terreni calcarei.
E’ una pianta rustica e se trova il clima e il terreno ottimali, la coltivazione non è difficoltosa.

Clima

Cresce bene in zone con climi caldi e umidi, con temperature inferiori ai 15 °C blocca la sua attività vegetativa, mentre sopporta bene le temperature superiori a 40 gradi. Si tenga conto però che i mesi interessati alla coltivazione vanno da aprile a ottobre e alcune zone del Sud Italia e delle isole maggiori dovrebbero essere vocate per questa coltura. L’alternativa è quella di coltivarlo in serre riscaldate ed ombreggiate, anche perché lo zenzero ama luoghi ombreggiati, sole filtrato, umidità, calore e terreno ricco.
Il sole diretto, il vento, il terreno secco o imbevuto d’acqua causano scottature alle foglie o marciumi al tenero rizoma in caso di ristagni di acqua nel terreno.

Messa a dimora

Se coltivato all’esterno, lo zenzero va messo a dimora in primavera, quando le temperature notturne superano stabilmente i 15 °C. Il ciclo dura all’incirca 5 mesi. La posizione ideale è quella di semi ombra e al riparo dalle correnti d’aria.

La preparazione è simile a quella praticata con le patate: si propaga per divisione delle radici ricavate da piante mature di almeno 3 anni di età in cui siano evidenti gli “occhi”, ovvero le gemme da cui si svilupperanno i fusticini, immergerli in acqua a temperatura ambiente per 12 ore, in modo che si idratino, quindi procedere al suo interramento a una profondità di circa 5 cm, con le gemme rivolte verso l’alto.
La distanza ottimale tra le piante è di almeno 25 cm, sulla fila e tra le file.

Coltivazione

Lo zenzero non ha bisogno di molte cure: è una pianta difficilmente soggetta a malattie o attacchi parassitari. Irrigare soltanto quando il terreno è asciutto, avendo cura di non creare ristagni idrici che potrebbero favorire lo sviluppo di malattie fungine. Tenere il terreno pulito rimuovendo le erbe infestanti.

Raccolta

Si effettua dopo 5 mesi dall’interramento dei rizomi, coincide con la fine della fase vegetativa che si manifesta in autunno con l’ingiallimento della parte aerea.
La raccolta può essere meccanizzata, come avviene per le patate, oppure semplicemente scalzando la terra con un forcone. I rizomi vanno mondati dalla terra, lavati e vengono eliminate le radici secondarie.

Mercato

Lo zenzero può essere consumato fresco o previa essiccazione.
La commercializzazione può essere rivolta all’industria farmaceutica o erboristica, oppure al consumo alimentare come prodotto fresco o come spezia.
Il margine di guadagno, tenuto conto dei costi di produzione, è sicuramente remunerativo.
Uno studio di mercato deve comunque precedere la coltivazione. Se poi si decide di puntare al biologico con una piccola coltivazione di affiancamento alle colture abituali, le soddisfazioni non mancheranno.